Dolore sacro-iliaco e coxalgia

Un dolore nella parte bassa della schiena spesso prevalente da un lato, può essere sintomo di sacroileite o di blocco sacro-iliaco. Mentre un dolore inguinale o al lato del gluteo, potrebbe essere sintomo di coxalgia e quindi di problematiche meccaniche e funzionali dell’articolazione dell’anca. In entrambi i casi fisioterapia e osteopatia possono aiutare a ridurre e risolvere la sintomatologia.
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Sacroileite e coxalgia

La sacroileite è l’infiammazione di una o di entrambe le articolazioni poste tra l’osso sacro e le ossa iliache, mentre la coxalgia indica un dolore diffuso alla zona delle anche.

Trattandosi di una zona molto complessa, in cui si incontrano le articolazioni dell’anca, quella sacroiliaca, il sacro, il coccige e la zona lombare della colonna vertebrale, il dolore sacro-iliaco e la coxalgia devono essere trattati adeguatamente.

Nella fase iniziale del trattamento, l’osteopata-fisioterapista valuterà l’area interessata per identificare quale sia il disturbo che causa il dolore nel paziente.

Ciò può includere un’analisi della postura e della mobilità articolare, nonché test di forza e di flessibilità muscolare.

Una volta identificata la causa del dolore, l’osteopata-fisioterapista può creare un piano di trattamento personalizzato per il paziente che aiuti a diminuire l’infiammazione delle articolazioni e il blocco meccanico.

Benefici della fisioterapia

Il piano di trattamento per entrambi i disturbi può includere la terapia manuale per ripristinare la corretta funzionalità delle articolazioni interessate dal dolore, la terapia fisica, con l’utilizzo di macchinari che possono garantire una stimolo biologico che velocizzi il processo di guarigione e l’esecuzione di esercizi terapeutici per il recupero della capacità funzionale.

La terapia manuale include tecniche di mobilizzazione del sacro, del bacino, dell’anca e della colonna vertebrale per ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna nella zona interessata. Se presente un coinvolgimento viscerale o posturale globale, verranno trattate anche queste componenti.

L’esercizio terapeutico aiuta il recupero della funzione ed educa il paziente a controllare la zona del bacino e della colonna vertebrale, riducendo così il dolore sacro-iliaco.

La coxalgia può essere trattata con esercizi di stretching e rafforzamento muscolare mirato ai muscoli dell’anca. L’osteopata fisioterapista può anche utilizzare tecniche di terapia manuale per migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore.

In alcuni casi, la terapia fisica strumentale, come tecarterapia o laserterapia, può essere utilizzata per ridurre il dolore e accelerare il processo di guarigione.

Se non si interviene tempestivamente per curare la coxalgia, la permanenza dello squilibrio e della sintomatologia potrà comportare la totale compromissione delle funzionalità dell’anca, fino all’artrosi e ad eventuale intervento di protesi totale.

La fisioterapia e l’osteopatia possono essere particolarmente utili in caso di dolore sacro-iliaco e di coxalgia anche se causati da traumi o lesioni sportive.

In questi casi, il terapista può utilizzare tecniche di riabilitazione sportiva per aiutare il paziente a recuperare la forza e la flessibilità necessarie per tornare alle attività sportive. L’obiettivo in questo caso è il “return to play”.

La terapia per il dolore sacroiliaco e coxalgia è necessaria in caso di:

  • sacroileite;
  • blocco;
  • dolore al gluteo;
  • dolore sacrale;
  • dolore coccigeo e coccigodinia;
  • dolore inguinale;
  • anca a scatto;
  • artrosi dell’anca;
  • trocanterite;
  • arto corto funzionale;
  • arto corto reale.